Edicole votive: differenze tra le versioni

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“marmo Nero di Varenna  - Roccia calcarea a grana finissima (micrite), di colore nero intenso e molto compatta, le cave sono ubicate a monte di Varenna nel territorio  di Perledo, è stata usata fin dai romani, a causa del suo colore nero veniva utilizzata in piccoli elementi, come cornici, modanature o tondi, in contrasto cromatico con rivestimenti in marmo bianco come alla certosa di Pavia, a santa Maria di Brera. Il colore nero è dovuto al materiale originario, ricco di resti organici derivanti specialmente da fitoplacton, si è depositato in ambiente subacqueo privo di ossigeno sotto forma di fanghiglia in lenta putrefazione (http://www.assomarmistilombardia.it/)]]
“marmo Nero di Varenna  - Roccia calcarea a grana finissima (micrite), di colore nero intenso e molto compatta, le cave sono ubicate a monte di Varenna nel territorio  di Perledo, è stata usata fin dai romani, a causa del suo colore nero veniva utilizzata in piccoli elementi, come cornici, modanature o tondi, in contrasto cromatico con rivestimenti in marmo bianco come alla certosa di Pavia, a santa Maria di Brera. Il colore nero è dovuto al materiale originario, ricco di resti organici derivanti specialmente da fitoplacton, si è depositato in ambiente subacqueo privo di ossigeno sotto forma di fanghiglia in lenta putrefazione (http://www.assomarmistilombardia.it/)]]
[[File:Cappella Maglia (Perledo).png|miniatura|Cappella Maglia via alla Cava]]
[[File:Cappella Maglia (Perledo).png|miniatura|Cappella Maglia via alla Cava]]
Le '''edicole votive''' sono delle costruzioni pubbliche e private.
Le '''edicole votive''' di Perledo sono tante, belle e interessanti.


Alcune realizzate a seguito di un voto, quindi edificate in dono a Dio, alla Vergine, a un santo, per grazia ricevuta o in adempimento di una promessa.
Alcune sono state realizzate a seguito di un voto, quindi edificate in dono a Dio, alla Vergine, a un santo, per grazia ricevuta o in adempimento di una promessa.


Il termine edicola deriva dal latino ''aedicula'', ed originariamente era associato alle piccole cappelle al cui interno era contenuta l’immagine sacra venerata. Le edicole votive stradali posizionate in tempietti o sulle facciate dei palazzi, fanno capo ad una consuetudine che risale alla civiltà romana; infatti, a quei tempi era diffuso il culto dei ''Lares'', per cui la loro effige veniva posizionata sulle mura delle ''Insulae'' e delle ''Domus''.  
Il termine edicola deriva dal latino ''aedicula'', ed originariamente era associato alle piccole cappelle al cui interno era contenuta l’immagine sacra venerata. Le edicole votive stradali posizionate in tempietti o sulle facciate dei palazzi, fanno capo ad una consuetudine che risale alla civiltà romana; infatti, a quei tempi era diffuso il culto dei ''Lares'', per cui la loro effige veniva posizionata sulle mura delle ''Insulae'' e delle ''Domus''.  
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https://www.perleidus.org/le-edicole-votive-di-perledo/#dearflip-df_184/1/
https://www.perleidus.org/le-edicole-votive-di-perledo/#dearflip-df_184/1/
Da agosto 2023 è disponibile anche una versione cartacea su Amazon.it
Stiamo lavorando per una seconda edizione rivista e arricchita di altre edicole "scovate" sul territorio.


==Promotori==
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==Bologna==
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[[File:Gesuolo Sala - restaurato nel 2009 con pergamena.jpg|nessuno|miniatura|"Gesuolo Sala" di Bologna (Perledo). Restaurato nel 2009 con una pergamena murata.]]
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==Bosco delle Streghe==
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==Regolo==
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[[File:Nicchia cava bassa.jpg|nessuno|miniatura|Nicchia Cava Bassa, Regolo (Perledo)]]
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[[File:Nicchia muro di cinta proprietà Antonio Bonati (Perledo).jpg|nessuno|miniatura|Nicchia muro di cinta proprietà Antonio Bonati, Via la Perledina (scorciatoia che congiunge Olivedo a Regolo).]]
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*Tempietto Villaggio Miralago (foto non disponibile)
*Tempietto Villaggio Miralago (foto non disponibile)


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==Vezio==
==Vezio==
[[File:Edicola sentiero Scabium (Perledo).jpg|nessuno|miniatura|Edicola sentiero Scabium (Perledo) - Sentiero degli Alpini "Scabium" - La Madonnina è stata donata da Antonio Bonati quando gli Alpini l'hanno restaurata. https://mylakecomo.co/it/passeggiate/passeggiata-al-castello-di-vezio/]]
[[File:Edicola sentiero Scabium (Perledo).jpg|nessuno|miniatura|Edicola sentiero Scabium (Perledo) - Sentiero degli Alpini "Scabium" - La Madonnina è stata donata da Antonio Bonati quando gli Alpini l'hanno restaurata. https://mylakecomo.co/it/passeggiate/passeggiata-al-castello-di-vezio/]]
<br />[[File:Vezio parte alta.jpg|nessuno|miniatura|Nicchia di Vezio (Perledo), parte alta del paese. Su una via pedonale.]]
<br />[[File:Vezio parte alta.jpg|nessuno|miniatura|Nicchia di Vezio (Perledo), parte alta del paese. Su una via pedonale. Erman Maggioni riferisce che c'era una scritta in cui si parlava dell'inaugurazione proprio il giorno di San Carlo (4 novembre) forse 1930. La scritta terminava con le parole "Paolo Pensa proprietario". Nell'affresco San Carlo e San Rocco.]]
[[File:Vezio - croce di Vezio.jpg|nessuno|miniatura|Cappelletta di Vezio (Perledo), sul sentiero che conduce alla Croce di Vezio. Bosco.]]
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Versione attuale delle 14:44, 16 ago 2023

Crot Giacumina.jpg
Edicola votiva via alla Cava. Nella foto il volontario Nuccio Rota mentre ripulisce l'area circostante. "Questa costruzione venne usata  negli anni 1950-1958/1960 come rifugio dei minatori della cava alta, di proprietà della fam. Sofia  Barili, Dervio afferma Elena Ongania - Venivano fatte  brillare le mine per distacco della roccia anche molti metri in alto. Io stessa attratta dalle mine andavo a visitare anche se contrario  mio padre e suoi colleghi. Ho visto la collocazione dei candelotti di polvere in  punti alti  dove si arrampicavano con cordate, allo scoppio delle mine e mi rifugiavo con loro in quel rifugio, scrostato e senza immagini o statue. Non ho mai visto segni o disegni sulle pareti, l’apertura era ampia per rifugiare almeno 3-4 persone (compresse tra loro) e per me bambina. La pietra veniva tagliata in  massi grandi sagomati che partivano su  grandi camion. Il loro camion veniva ospitato nel nostro capiente garage in Regolo per alcuni anni. La vena di questa pietra si estendeva sino alla Cava Barili di Gittana, dove si sono rintracciate nella roccia  pesci e molluschi preistorici. La Cava bassa era di proprietà dei Calvasina Marmi e graniti Valmadrera. La cava in Gittana è stata in anni recenti  erroneamente attribuita alla Cava dei Calvasina per vicinanza geografica. Mio nonno Bartolomeo Ongania, mi raccontò di un eremita che visse alla cava bassa a lungo e scolpi una statua di pietra a cui parlava nella sua solitudine, molti anni prima della mia nascita". Nota: “marmo Nero di Varenna  - Roccia calcarea a grana finissima (micrite), di colore nero intenso e molto compatta, le cave sono ubicate a monte di Varenna nel territorio  di Perledo, è stata usata fin dai romani, a causa del suo colore nero veniva utilizzata in piccoli elementi, come cornici, modanature o tondi, in contrasto cromatico con rivestimenti in marmo bianco come alla certosa di Pavia, a santa Maria di Brera. Il colore nero è dovuto al materiale originario, ricco di resti organici derivanti specialmente da fitoplacton, si è depositato in ambiente subacqueo privo di ossigeno sotto forma di fanghiglia in lenta putrefazione (http://www.assomarmistilombardia.it/)
Cappella Maglia via alla Cava

Le edicole votive di Perledo sono tante, belle e interessanti.

Alcune sono state realizzate a seguito di un voto, quindi edificate in dono a Dio, alla Vergine, a un santo, per grazia ricevuta o in adempimento di una promessa.

Il termine edicola deriva dal latino aedicula, ed originariamente era associato alle piccole cappelle al cui interno era contenuta l’immagine sacra venerata. Le edicole votive stradali posizionate in tempietti o sulle facciate dei palazzi, fanno capo ad una consuetudine che risale alla civiltà romana; infatti, a quei tempi era diffuso il culto dei Lares, per cui la loro effige veniva posizionata sulle mura delle Insulae e delle Domus.

La funzione dell’edicola era ed è, per quelle rimaste, punto di aggregazione e di riferimento per tutto il vicinato come luogo di culto per recitare il Rosario o semplici orazioni nel corso della giornata.

In passato le edicole votive venivano poste a protezione di una casa o di una strada ed erette dalle corporazioni di mestiere (i coronari, i macellai, gli ortolani, i sediari, ecc.) e alle donne (che venivano dette “madonnare”) veniva affidato il compito di tener viva la devozione e prendersi cura dell’edicola, della “loro” edicola con qualche fiore o con un lumino.

Il loro valore risiede nella testimonianza di fede della comunità tutta e, pertanto, esse andrebbero tutelate al di là del loro più o meno grande valore artistico.

Alcune città hanno implementato della mappe con segnate tutte le cappelle votive, seguendo tale esempio a Perledo il Perleidus - piccolo museo ha avviato un censimento nel 2021.[1]

Per aggiungere delle edicole votive a questa collezione fotografica e contribuire alla valorizzazione del bene prezioso della religiosità popolare delle genti di Perledo, si prega di inviare una mail a info@perleidus.org con la foto e una descrizione, oppure via telefono a Renato Ongania con un whatsapp al 331.9410396.

Il progetto ha portato alla realizzazione di una prima pubblicazione in formato digitale a Natale 2021, scaricabile a questo indirizzo:

https://www.perleidus.org/le-edicole-votive-di-perledo/#dearflip-df_184/1/

Da agosto 2023 è disponibile anche una versione cartacea su Amazon.it

Stiamo lavorando per una seconda edizione rivista e arricchita di altre edicole "scovate" sul territorio.

Promotori

Coordinatore del progetto: direttore Perleidus - Renato Ongania

  • Curatrice del censimento: dott.ssa in Scienze dei beni culturali - Irene Ambosini.
  • Consulente per i culti popolari - Fratel Costantino (Fondatore associazione europea amici di SAN ROCCO).
  • Consulente per la Comunicazione del censimento: dott. in Scienze della comunicazione - Luca Boncore.
  • Gruppo Amici di San Rocco di Regolo

Classificazione - struttura

  • A cappella. È un piccolo edificio che, oltre ad alloggiare sulla parete di fondo l'Immagine sacra che vi si venera, comprende anche un piccolo spazio dove può essere accolta qualche persona e, non di rado, è munita anche di un piccolo altare.
  • A vela. Anche questa si presenta come costruzione a sé stante, ma costituita solo da un muro per lo più terminante con un timpano di coronamento, e nel quale è allocata una piccola nicchia contenente l'immagine sacra.
  • A nicchia. Realizzata da un incasso, di una nicchia per l'appunto, che può avere forme diverse, ricavato per lo più in pareti di abitazioni, ma anche, lungo le strade, in muri a contenimento del terreno, come ancora in quelli di edifici pubblici.

Classificazione - ubicazione

  • Frazione. Una categorizzazione ovvia riguarda l'ubicazione. Nello specifico si elencano le frazioni di Perledo che possono vantare una o più edicole votive.
  • Strada. se si trova ai bordi di una strada o nel muro di cinta
  • Sentiero. Se si trova su un sentiero.
  • Bosco. Se si trova in un bosco.
  • Abitazione. Se si trova dentro un'abitazione o al suo ingresso.

Perledo

Nicchia in Via della Pace (Perledo)
Cappelletta di Perledo, via al campo sportivo.
Nicchia con affreschi presso la Casa Parrocchiale di Perledo
Cappelletta semi-interrata in località sant' Antonio Perledo. Ovvero sentiero da Perledo via alle stelle verso Esino.
Nicchia casa privata, via della Pace (Perledo).
Grotta dell'Asilo (Perledo)
Affresco casa Pietro (Pierino) Fumeo, via della Pace (Perledo).


Bologna

Nicchia via san Bernardo a Bologna (Perledo).


Nicchia via san Bernardo a Bologna (Perledo)
Cappella crocevia per Bologna e sentiero Nava (Perledo)
Affresco su muro casello di Castellano Luigi a Bologna (Perledo)


Cappelletta di Bologna, nei pressi del Crotto del Meo
Nicchia di Bologna (Perledo), centro.
Nicchia di Bologna (Perledo).
Cappelletta di Bologna (Perledo), zona eliporto.
"Gesuolo del Crocifisso" di Bologna (Perledo) - quadri con san Vittore e san Martino.
Restauro

"Gesuolo Sala" di Bologna (Perledo). Restaurato nel 2009 con una pergamena murata.
Nicchia al Crott del Meo di Bologna.


Bosco delle Streghe

Cappelletta del Bosco delle Streghe (Perledo)
Edicola sul sentiero che da via bosco delle streghe alta va verso Bologna (Perledo)


Campallo

Edicola votiva di Campallo (Perledo), nei pressi della biforcazione del sentiero del Viandante tra Perledo e Regolo, all'altezza della Chiesetta di Campallo.[2] "Voto di Martino Ongania, da lui costruita su terreno di sua proprietà - afferma Elena Ongania - Come sopravvissuto al campo Lavoro e Concentramento Germania e Campi prigionia, nei Balcani. Una seconda votiva costruita da Martino Ongania qualche anno dopo il ritorno, nel muro dell’abitazione di famiglia accanto all’ingresso in via per Esino 36 Regolo di Perledo, come  sopravvissuto da campi di prigionia. La stessa motivazione lo rese partecipe e  parte dei promotori della Chiesa San Defendente in Agueglio completata anni dopo la sua morte".
Edicola votiva di Campallo (Perledo), sotto il passaggio, presso la Chiesetta di Campallo.

Cestaglia

Edicola viandante sotto Cestaglia (Perledo)


Crott Giacumina

Nicchia Crott Giacumina (Perledo).


Gisazio

Cappella a Gisazio sul percorso che porta alla località Sasso Rosso, circa a metà strada. Bosco. Datazione presunta 1700.
Cappelletta di Gisazio (Perledo).
Nicchia a Gisazio, casa privata, sul sentiero da Gittana (Perledo).
Cappella di Nava (Perledo).
Nicchia di Gisazio (Perledo).


Nicchia sulla carrozzabile Gisazio Bologna (Perledo).


Gittana

Affresco a Gittana. Annunciazione Beato Angelico. Nel centro abitato. L'affresco è stato ripreso grazie alla famiglia e alla restauratrice di Calolzio (LC). Ci sono altri 4 dipinti sempre dedicati alla Madonna in paese. Uno ancora in buone condizioni, uno così così, e l'altro quasi non si vede più. Tutte le opere pittoresche di gittana sono dedicate alla Madonna da bambina e adulta. Sarebbe bello che anche gli altri proprietari considerassero il restauro delle loro preziose dipinti murali.
Cappella a Gittana biforcazione Bellano Gisazio (Perledo).


Olivedo

Cappelletta di Olivedo (Perledo).


Panighetto

Cappella di Panighetto (Perledo). Sentiero.


Portone

Cappelletta Portone


Regoledo

Edicola viandante vicino a Regoledo (Perledo)


Regolo

  • Nicchia in abitazione privata (Via per Esino).
  • Cappelletta di Regolo (Perledo), sul sentiero che conduce a Tondello.
  • Edicola in via cava bassa di Regolo (Perledo)
  • Cappelletta Via alla cava bassa di Regolo (Perledo).
  • Nicchia Cava Bassa, Regolo (Perledo)
  • Nicchia muro di cinta proprietà Antonio Bonati, Via la Perledina (scorciatoia che congiunge Olivedo a Regolo).
  • Tempietto Villaggio Miralago (foto non disponibile)


Selva

Cappelletta di Selva, via bosco delle streghe (Perledo)

Riva di Gittana

Cappella votiva sp 72 Riva di Gittana (Perledo)


Tondello

Nicchia di Tondello (Perledo), nei pressi del cimitero sulla via carrabile.
Nicchia Tondello (Perledo)
Nicchia Tondello (Perledo)

Edicola in via per Tondello (Perledo)


Vezio

Edicola sentiero Scabium (Perledo) - Sentiero degli Alpini "Scabium" - La Madonnina è stata donata da Antonio Bonati quando gli Alpini l'hanno restaurata. https://mylakecomo.co/it/passeggiate/passeggiata-al-castello-di-vezio/


Nicchia di Vezio (Perledo), parte alta del paese. Su una via pedonale. Erman Maggioni riferisce che c'era una scritta in cui si parlava dell'inaugurazione proprio il giorno di San Carlo (4 novembre) forse 1930. La scritta terminava con le parole "Paolo Pensa proprietario". Nell'affresco San Carlo e San Rocco.
Cappelletta di Vezio (Perledo), sul sentiero che conduce alla Croce di Vezio. Bosco.
Nicchia di Vezio (Perledo)


Viandante - vicino a confine con Bellano

Edicola sul sentiero del Viandante nei pressi del confine con Bellano - vista frontale
Edicola sul sentiero del Viandante nei pressi del confine con Bellano - vista laterale.


Esempi di mappe open-data con edicole votive

Rassegna Stampa

Lario News, 7 gennaio 2022 https://www.larionews.com/cultura/perledo-completato-il-censimento-delle-edicole-votive-libro-in-download-gratuito

La Provincia di Lecco, Alessia Bergamini, 9 gennaio 2022, Censimento delle edicole votive "Progetto di tutta la comunità", p. 23.

Note