Edicole votive: differenze tra le versioni

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Il progetto prevede la realizzazione di una mappa del territorio con l'indicazione precisa di ogni edicola.
Il progetto prevede la realizzazione di una mappa del territorio con l'indicazione precisa di ogni edicola.
Curatrice del censimento: dottoressa in Scienze dei beni culturali - Irene Ambosini.


==Classificazione - struttura==
==Classificazione - struttura==

Versione delle 08:23, 18 feb 2021

Edicola votiva via alla Cava. Nella foto il volontario Nuccio Rota mentre ripulisce l'area circostante
Cappella Maglia via alla Cava
Nicchia con affreschi presso la Casa Parrocchiale di Perledo

Le edicole votive sono delle costruzioni pubbliche e private.

Alcune realizzate a seguito di un voto, quindi edificate in dono a Dio, alla Vergine, a un santo, per grazia ricevuta o in adempimento di una promessa.

Il termine edicola deriva dal latino aedicula, ed originariamente era associato alle piccole cappelle al cui interno era contenuta l’immagine sacra venerata. Le edicole votive stradali posizionate in tempietti o sulle facciate dei palazzi, fanno capo ad una consuetudine che risale alla civiltà romana; infatti, a quei tempi era diffuso il culto dei Lares, per cui la loro effige veniva posizionata sulle mura delle Insulae e delle Domus.

La funzione dell’edicola era ed è, per quelle rimaste, punto di aggregazione e di riferimento per tutto il vicinato come luogo di culto per recitare il Rosario o semplici orazioni nel corso della giornata.

In passato le edicole votive venivano poste a protezione di una casa o di una strada ed erette dalle corporazioni di mestiere (i coronari, i macellai, gli ortolani, i sediari, ecc.) e alle donne (che venivano dette “madonnare”) veniva affidato il compito di tener viva la devozione e prendersi cura dell’edicola, della “loro” edicola con qualche fiore o con un lumino.

Il loro valore risiede nella testimonianza di fede della comunità tutta e, pertanto, esse andrebbero tutelate al di là del loro più o meno grande valore artistico.

Alcune città hanno implementato della mappe con segnate tutte le cappelle votive, seguendo tale esempio a Perledo il Perleidus - piccolo museo ha avviato un censimento nel 2021.[1]

Per aggiungere delle edicole votive a questa collezione fotografica e contribuire alla valorizzazione del bene prezioso della religiosità popolare delle genti di Perledo, si prega di inviare una mail a info@perleidus.org con la foto e una descrizione, oppure via telefono a Renato Ongania con un whatsapp al 331.9410396.

Il progetto prevede la realizzazione di una mappa del territorio con l'indicazione precisa di ogni edicola.

Curatrice del censimento: dottoressa in Scienze dei beni culturali - Irene Ambosini.

Classificazione - struttura

  • A cappella. È un piccolo edificio che, oltre ad alloggiare sulla parete di fondo l'Immagine sacra che vi si venera, comprende anche un piccolo spazio dove può essere accolta qualche persona e, non di rado, è munita anche di un piccolo altare.
  • A vela. Anche questa si presenta come costruzione a sé stante, ma costituita solo da un muro per lo più terminante con un timpano di coronamento, e nel quale è allocata una piccola nicchia contenente l'immagine sacra.
  • A nicchia. Realizzata da un incasso, di una nicchia per l'appunto, che può avere forme diverse, ricavato per lo più in pareti di abitazioni, ma anche, lungo le strade, in muri a contenimento del terreno, come ancora in quelli di edifici pubblici.

Classificazione - ubicazione

  • Nicchia in Via della Pace (Perledo)
    Frazione. Una categorizzazione ovvia riguarda l'ubicazione. Nello specifico si elencano le frazioni di Perledo che possono vantare una o più edicole votive.
  • Strada. se si trova ai bordi di una strada o nel muro di cinta
  • Sentiero. Se si trova su un sentiero.
  • Bosco. Se si trova in un bosco.
  • Abitazione. Se si trova dentro un'abitazione o al suo ingresso.

Bologna

Nicchia via san Bernardo a Bologna (Perledo)


Cappelletta di Bologna, nei pressi del Crotto del Meo
Nicchia di Bologna (Perledo), centro.
Nicchia di Bologna (Perledo).
Cappelletta di Bologna (Perledo), zona eliporto.


Campallo

Edicola votiva di Campallo (Perledo), nei pressi della biforcazione del sentiero del Viandante tra Perledo e Regolo, all'altezza della Chiesetta di Campallo.[2]

Bosco delle Streghe

Cappelletta del Bosco delle Streghe (Perledo)


Gisazio

Cappella a Gisazio sul percorso che porta alla località Sasso Rosso, circa a metà strada. Bosco. Datazione presunta 1700.
Cappelletta di Gisazio (Perledo).


Gittana

Affresco a Gittana. Annunciazione Beato Angelico. Nel centro abitato. L'affresco è stato ripreso grazie alla famiglia e alla restauratrice di Calolzio (LC). Ci sono altri 4 dipinti sempre dedicati alla Madonna in paese. Uno ancora in buone condizioni, uno così così, e l'altro quasi non si vede più. Tutte le opere pittoresche di gittana sono dedicate alla Madonna da bambina e adulta. Sarebbe bello che anche gli altri proprietari considerassero il restauro delle loro preziose dipinti murali.

Panighetto

Cappella di Panighetto (Perledo). Sentiero.

Regolo

Nicchia in abitazione privata (Via per Esino).
Cappelletta di Regolo (Perledo), sul sentiero che conduce a Tondello.

Tondello

Nicchia di Tondello (Perledo), nei pressi del cimitero sulla via carrabile.

Vezio

Nicchia di Vezio (Perledo), parte alta del paese. Su una via pedonale.
Cappelletta di Vezio (Perledo), sul sentiero che conduce alla Croce di Vezio. Bosco.

Esempi di mappe open-data con edicole votive

Note