Alberto Ongania: differenze tra le versioni
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Rientrato in Italia agli inizi del XXI secolo, ha continuato a lavorare sempre nel settore della ristorazione, prima con un impiego in un ristorante di Valmadrera (LC), poi a Perledo presso il [[Crott del Meo]]. | Rientrato in Italia agli inizi del XXI secolo, ha continuato a lavorare sempre nel settore della ristorazione, prima con un impiego in un ristorante di Valmadrera (LC), poi a Perledo presso il [[Crott del Meo]]. | ||
Amante della libertà, da Uomo Libero, è ricordato dagli amici per esser stato uno spirito anticonformista, determinato, pieno di gioia di vivere. | Amante della libertà, da Uomo Libero, è ricordato dagli amici per esser stato uno spirito anticonformista, determinato a raggiungere i propri obiettivi, pieno di gioia di vivere, solare e disponibile all'aiuto. | ||
Si è dedicato all'arte, allo studio della musica e della pittura. Hobby che ha saputo coltivare per tutta la sua vita. | Si è dedicato all'arte, allo studio della musica e della pittura. Hobby che ha saputo coltivare per tutta la sua vita. |
Versione delle 21:50, 30 mar 2024
Alberto Ongania (Lecco 29 marzo 1969, Perledo 12 novembre 2022).
Cenni biografici
Cresciuto a Perledo, secondogenito, padre operaio metalmeccanico (Fiocchi Munizioni di Lecco) e madre casalinga. Dopo le scuole medie inferiori frequentate a Bellano, ha studiato con profitto e si è diplomato "cuoco" presso una scuola professionale in provincia di Sondrio.
Sin da giovanissimo ha lavorato come cuoco in diversi ristoranti di Milano e del lago di Como, guadagnandosi presto la propria indipendenza economica, e anche ralizzandosi da un punto di vista di carriera lavorativa con diverse promozioni in cucina.
Negli anni Novanta, si è trasferito per undici anni negli Stati Uniti. Lì ha potuto dedicarsi interamente alla sua più grande passione: "Aiutare il prossimo" attraverso il volontariato presso la Chiesa di Scientology. Nella sua carriera di Auditor professionista ha aiutato dozzine di persone a ritrovare la propria integrità personale attraverso dei programmi di miglioramento spirituale.[1]
Rientrato in Italia agli inizi del XXI secolo, ha continuato a lavorare sempre nel settore della ristorazione, prima con un impiego in un ristorante di Valmadrera (LC), poi a Perledo presso il Crott del Meo.
Amante della libertà, da Uomo Libero, è ricordato dagli amici per esser stato uno spirito anticonformista, determinato a raggiungere i propri obiettivi, pieno di gioia di vivere, solare e disponibile all'aiuto.
Si è dedicato all'arte, allo studio della musica e della pittura. Hobby che ha saputo coltivare per tutta la sua vita.
Morte
Le circostanze che descrivono la sua morte hanno colpito l'intera comunità di Perledo dando luogo a una serie di iniziative di solidarietà nel tentativo di ritrovarlo in vita. Alberto si è allontanato dalla casa di Perledo (via per Esino, 49) lo scorso 11 novembre 2022, senza fare più rientro. La famiglia ha allertato immediatamente le forze dell'ordine per avviare le ricerche sul territorio, temendo il peggio. A distanza di tre settimane è stato ritrovato morto in un dirupo, la mattina del 3 dicembre 2022, dagli uomini del soccorso, coordinati dalla Prefettura di Lecco. Accanto al corpo è stato rinvenuto il suo telefono cellulare, l'oggetto che forse avrebbe potuto salvargli la vita.
Spoglie mortali
Le esequie si sono svolte presso la chiesa di San Martino di Perledo il 2 gennaio 2023. Il cadavere è stato tumulato provvisoriamente presso il cimitero di Perledo (frazione Tondello), in attesa di poter essere cremato. Concluse le indagini della Procura di Lecco - che hanno determinato una morte naturale -, si è potuto procedere a cremare la salma (seguendo le sue intenzioni). Le ceneri sono state portate dai famigliari al cimitero di Perledo (fraz. Tondello). L'urna è stata posta accanto a quella del papà Giancarlo nei primi giorni dell'anno 2024.
Retaggio
La dinamica della sua scomparsa, in relazione all'impossibilità di accedere ai dati telefonici da parte dei soccorritori, ha dato il via ad un processo di riforma legislativa (progetto di legge 1074 Bagnai et al. 2023), il cui esame in Commissione Giustizia è ancora in corso.
Ascendenza e nozioni araldiche

Genitori | Nonni | Bisnonni | ||||||||
Ambrogio Ongania | Martino Ongania | |||||||||
Luigia Ongania | ||||||||||
Giancarlo Ongania | ||||||||||
Maria Bertarini | Carlo Bertarini | |||||||||
Rosa Benzoni | ||||||||||
Alberto Ongania | ||||||||||
Luigi Festorazzi | Benvenuto Festorazzi | |||||||||
Rosa Vergottini | ||||||||||
Luigia Festorazzi | ||||||||||
Clementina Poletti | Giacomo Poletti | |||||||||
Edvige Tencalli | ||||||||||
Ascendenza patrilineare
- Giancarlo (1936 - 2011)
- Ambrogio (1902 - 1941)
- Martino (1860 - 1937)
- Luigi Francesco
- Martino
- Giuseppe
- Martino
Blasonature delle diverse versioni dello scudo
- D'Azzurro al paolo d'argento caricato di un albero sradicato di verde, accompagnato sulla destra da un crescente volto d'argento e sulla sinistra da tre stelle a cinque punte l'una sopra l'altra; col capo d'oro all'aquila di nero coronata dello stesso.[5]
- D’azzurro al palo d’oro caricato da una pianta al naturale ed accompagnato a destra da una mezzaluna crescente ed a sinistra da tre stelle male ordinate, il tutto d’oro; col capo d’oro all’aquila di nero.[6]
- Arma: Troncato: nel 1. d'azzurro, all'aquila spiegata di nero, coronata del medesimo, il tutto per inchiesta; nel 2. interzato in palo: a) d'azzurro, al crescente figurato volto d'oro, b) d'azzurro, al pino reciso al naturale, movente dalla punta, c) d'azzurro, a tre stelle d'oro.[7]
Voci correlate
Note
- ↑ http://www.scientology.it
- ↑ Famiglie nobili e notabili, Pensa P., La Quercia, Milano, 1976. Considerazioni Generali pubblicate al seguente indirizzo Internet: https://pietro.pensa.it/Le_antiche_famiglie_nobili_e_notabili_del_Lario_orientale
- ↑ http://aciate.blogspot.com/2013/09/bossi-casate-nobili.html
- ↑ Lo stemma è pubblicato in una versione leggermente diversa in Stemmi della Rezia Minore, Palazzi Trivelli, 1996 sulla base dello stemmario Paribelli-Prina, conservato presso la biblioteca civica "Pio Rajna" di Sondrio. Dalla medesima fonte anche la ripubblicazione Cognomi e Famiglie delle province di Como e di Lecco, Scotti G., Longatti M., La Provincia spa Editoriale Como-Lecco, 1997.
- ↑ Con riferimento allo Stemmario Bianchi. Blasonatura presente su Stemmi della Rezia Minore, a cura di Francesco Palazzi Trivelli et al. (1996).
- ↑ Adami Vittorio, (1927), Varenna e Monte di Varenna,https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:Vittorio_Adami,_Varenna_e_Monte_di_Varenna_(1927).djvu/448
- ↑ Gianfranco Scotti, (1997), Cognomi e famiglie delle province di Como e di Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale Como, Lecco. Coincidente con la descrizione che appare in Stemmi della Rezia Minore.