Alberto Ongania: differenze tra le versioni
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'''Alberto Ongania''' (Lecco 29 marzo 1969, Perledo 12 novembre 2022). | '''Alberto Ongania''' (Lecco 29 marzo 1969, Perledo 12 novembre 2022). | ||
''In Memoriam'' | |||
(a cura di Renato Ongania, fratello). | |||
==Cenni biografici== | ==Cenni biografici== | ||
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Alberto è cresciuto a Perledo, un paesino che si affaccia sul lago di Como. È secondogenito di una famiglia con il padre [[Giancarlo Ongania|Giancarlo]] (1936), operaio metalmeccanico presso Fiocchi Munizioni di Lecco, e la madre Luigia Enrica Festorazzi (1943) casalinga. | |||
Dopo le scuole medie inferiori frequentate a Bellano - LC, ha studiato con profitto e si è diplomato come "cuoco" presso una scuola professionale in provincia di Sondrio. | |||
Sin da giovanissimo ha lavorato in diversi ristoranti di Milano e del lago di Como, guadagnandosi presto la propria indipendenza economica, e anche realizzandosi da un punto di vista di carriera lavorativa, con diverse promozioni sul campo, cioè "in cucina". | |||
Negli anni Novanta, si è trasferito negli Stati Uniti. Lì ha potuto dedicarsi interamente e intensivamente alla sua più grande passione: "Aiutare il prossimo". Ha perseguito il suo scopo attraverso il volontariato no-profit presso la confraternita della Chiesa di Scientology. Nella carriera di "Auditor professionista", Consulente pastorale, ha aiutato dozzine di persone a ritrovare la propria integrità personale.<ref>http://www.scientology.it</ref> | |||
L'11 settembre 2001 - in concomitanza con l'attacco alle torri Gemelle, è stato colpito da un ictus debilitante da cui sono iniziati i disturbi neurologici (epilessia), che caratterizzeranno negativamente la sua salute fisica, con crisi non sempre sotto controllo e debilitanti. | |||
Rientrato in Italia nel 2003, ha continuato a lavorare nel settore della ristorazione, prima con un impiego in un importante ristorante di Valmadrera (LC), poi a Perledo, con ritmi di lavoro molto meno impegnativi rispetto al passato, proprio a causa di problemi di salute. Così ha continuato a cucinare al [[Bar Milano]], e negli ultimi anni della sua vita al [[Crott del Meo]]. | |||
=== Profilo === | |||
Amante della libertà, non ha mai rinunciato al proprio pensiero critico. | |||
Del tutto alieno alle passioni più comuni come il calcio o lo spettatorismo sportivo, ha praticato invece lui stesso sport all'aria aperta tra cui sci d'acqua e wind surf. | |||
Da Uomo Libero, è ricordato dagli amici per esser stato uno spirito anti-conformista, altamente determinato a raggiungere i propri obiettivi; pieno di "gioia di vivere" - nonostante la salute precaria degli ultimi anni, sempre "solare" e "disponibile ad aiutare chiunque". | |||
Oltre alla cucina, concepita da Alberto come una vera e propria forma d'arte, si è dedicato allo studio della musica (piano e chitarra), al disegno e alla pittura. Alcuni sui quadri sono conservati nella casa di Perledo, altri sono stati regalati o venduti. | |||
==Spoglie mortali== | === Morte === | ||
Le circostanze che hanno accompagnato la sua scomparsa hanno colpito nel profondo l'intera comunità di Perledo, dando luogo a una serie di iniziative di solidarietà nel tentativo, disperato, di ritrovarlo in vita quando la Prefettura aveva sospeso le ricerche dopo tre giorni di tentativi. Alberto si è allontanato dalla casa di Perledo (via per Esino, 49) lo scorso 11 novembre 2022, senza fare più rientro. La famiglia ha allertato immediatamente le forze dell'ordine per avviare le ricerche sul territorio, temendo il peggio, in considerazioni delle già precarie condizioni di salute fisica. A distanza di tre settimane è stato ritrovato morto in un dirupo, la mattina del 3 dicembre 2022, dagli uomini del soccorso, coordinati dalla Prefettura di Lecco. Probabilmente a causa di un malore improvviso. Accanto al corpo è stato rinvenuto il suo telefono cellulare, dispositivo che forse avrebbe potuto salvargli la vita se le autorità competenti avessero potuto accedere ai dati telefonici. | |||
=== Spoglie mortali === | |||
Le esequie si sono svolte presso la chiesa di San Martino di Perledo il 2 gennaio 2023. Il cadavere è stato tumulato provvisoriamente presso il cimitero di Perledo (frazione Tondello), in attesa di poter essere cremato. Concluse le indagini della Procura di Lecco - che hanno determinato una morte naturale -, si è potuto procedere a cremare la salma (seguendo le sue intenzioni). Le ceneri sono state portate dai famigliari al cimitero di Perledo (fraz. Tondello). L'urna è stata posta accanto a quella del papà Giancarlo nei primi giorni dell'anno 2024. | Le esequie si sono svolte presso la chiesa di San Martino di Perledo il 2 gennaio 2023. Il cadavere è stato tumulato provvisoriamente presso il cimitero di Perledo (frazione Tondello), in attesa di poter essere cremato. Concluse le indagini della Procura di Lecco - che hanno determinato una morte naturale -, si è potuto procedere a cremare la salma (seguendo le sue intenzioni). Le ceneri sono state portate dai famigliari al cimitero di Perledo (fraz. Tondello). L'urna è stata posta accanto a quella del papà Giancarlo nei primi giorni dell'anno 2024. | ||
== | ==Il suo retaggio== | ||
La dinamica della sua scomparsa, in relazione all'impossibilità di accedere ai dati telefonici da parte dei soccorritori, ha dato il via ad un processo di riforma legislativa (progetto di legge 1074 Bagnai et al. 2023), il cui esame in | La dinamica della sua scomparsa, in relazione all'impossibilità di accedere ai dati telefonici da parte dei soccorritori, ha dato il via ad un processo di riforma legislativa (progetto di legge 1074 Bagnai et al. 2023), il cui esame è giunto in Parlamento. Per tale scopo è nato il [[Comitato ALBERTO]], presieduto dal fratello Renato.<ref>https://www.larionews.com/lario/caso-ongania-la-commissione-europea-dialogo-aperto-sullaccesso-ai-dati</ref> | ||
==Ascendenza e nozioni araldiche== | ==Ascendenza e nozioni araldiche== | ||
[[File:Arms of the House of Ongania.jpg|miniatura|228x228px|'''Araldica.''' Scudo della famiglia Ongania (de Hongania), forse in uso a Perledo già dal XIV sec. Lo scudo fu di nobiltà antica o generosa. Quale segno di distinzione nei documenti era il prefisso signorile di «ser».<ref>''Famiglie nobili e notabili'', Pensa P., La Quercia, Milano, 1976. Considerazioni Generali pubblicate al seguente indirizzo Internet: https://pietro.pensa.it/Le_antiche_famiglie_nobili_e_notabili_del_Lario_orientale</ref><ref>http://aciate.blogspot.com/2013/09/bossi-casate-nobili.html</ref> Lo scudo qui proposto è stato restaurato e deriva da una copia che proviene dall'Archivio araldico Vallardi di Milano, stemmario Bianchi.<ref>Lo stemma è pubblicato in una versione leggermente diversa in ''Stemmi della Rezia Minore'', Palazzi Trivelli, 1996 sulla base dello stemmario Paribelli-Prina, conservato presso la biblioteca civica "Pio Rajna" di Sondrio. Dalla medesima fonte anche la ripubblicazione ''Cognomi e Famiglie delle province di Como e di Lecco'', Scotti G., Longatti M., La Provincia spa Editoriale Como-Lecco, 1997.</ref>|link=https://www.wikipoesia.it/wiki/File:Arms_of_the_House_of_Ongania.jpg]]{{Ascendenza | [[File:Arms of the House of Ongania.jpg|miniatura|228x228px|'''Araldica.''' Scudo della famiglia Ongania (de Hongania), forse in uso a Perledo già dal XIV sec. Lo scudo fu di nobiltà antica o generosa. Quale segno di distinzione nei documenti era il prefisso signorile di «ser».<ref>''Famiglie nobili e notabili'', Pensa P., La Quercia, Milano, 1976. Considerazioni Generali pubblicate al seguente indirizzo Internet: https://pietro.pensa.it/Le_antiche_famiglie_nobili_e_notabili_del_Lario_orientale</ref><ref>http://aciate.blogspot.com/2013/09/bossi-casate-nobili.html</ref> Lo scudo qui proposto è stato restaurato e deriva da una copia che proviene dall'Archivio araldico Vallardi di Milano, stemmario Bianchi.<ref>Lo stemma è pubblicato in una versione leggermente diversa in ''Stemmi della Rezia Minore'', Palazzi Trivelli, 1996 sulla base dello stemmario Paribelli-Prina, conservato presso la biblioteca civica "Pio Rajna" di Sondrio. Dalla medesima fonte anche la ripubblicazione ''Cognomi e Famiglie delle province di Como e di Lecco'', Scotti G., Longatti M., La Provincia spa Editoriale Como-Lecco, 1997.</ref>|link=https://www.wikipoesia.it/wiki/File:Arms_of_the_House_of_Ongania.jpg]]{{Ascendenza | ||
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===Ascendenza patrilineare=== | ===Ascendenza patrilineare=== | ||
#Giancarlo (1936 - 2011) | #[[Giancarlo Ongania|Giancarlo]] (1936 - 2011) | ||
#Ambrogio (1902 - 1941) | #Ambrogio (1902 - 1941) | ||
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*[[Comitato ALBERTO]] | *[[Comitato ALBERTO]] | ||
== Bibliografia == | |||
Ongania Renato, ''Comitato ALBERTO: Battaglia per una riforma legislativa: nelle ricerche di persone scomparse, i cosiddetti “allontanamenti volontari”, prevalga la tutela della Persona rispetto alla tutela della PRIVACY'', Amazon, 2023.<ref>https://www.amazon.it/Comitato-ALBERTO-legislativa-cosiddetti-allontanamenti/dp/B0CDN7NJFP/ref=sr_1_3?crid=2NWKVI9WLV9KF&dib=eyJ2IjoiMSJ9.lGxjQBt5zjLT-8ug9tGBPDmSFOfNvVedVF3sSW51OaHlPIvWbz4zT0cC9cWoRVpNtsivOD43c3bt6OHiPDX-vF7JX7gEbEK9btFwOox0rD_znOo7JoOk3JOXMRcCtunThKnw6FGaATkcjxDSQc3QGjBKVPelcrHAgJnk1Y3NuLKFOeChkX7Gpi26JdYSyYb2ERSiMETVM4WAm-bsmU-aXHCmh4VdkNDM-H7kqjmx61o.DRfzk-QdwczSF4Eo2dvTFN7K7dsQOTUzE4GJjEJ400E&dib_tag=se&keywords=renato+ongania&qid=1721036469&s=books&sprefix=Renato+Ongania%2Cstripbooks%2C103&sr=1-3</ref> | |||
==Note== | ==Note== | ||
[[Categoria:Perledesi illustri]] | [[Categoria:Perledesi illustri]] | ||
<references /> | <references /> | ||
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[[Categoria:Ongania]] |
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Alberto Ongania (Lecco 29 marzo 1969, Perledo 12 novembre 2022).
In Memoriam
(a cura di Renato Ongania, fratello).
Cenni biografici
Alberto è cresciuto a Perledo, un paesino che si affaccia sul lago di Como. È secondogenito di una famiglia con il padre Giancarlo (1936), operaio metalmeccanico presso Fiocchi Munizioni di Lecco, e la madre Luigia Enrica Festorazzi (1943) casalinga.
Dopo le scuole medie inferiori frequentate a Bellano - LC, ha studiato con profitto e si è diplomato come "cuoco" presso una scuola professionale in provincia di Sondrio.
Sin da giovanissimo ha lavorato in diversi ristoranti di Milano e del lago di Como, guadagnandosi presto la propria indipendenza economica, e anche realizzandosi da un punto di vista di carriera lavorativa, con diverse promozioni sul campo, cioè "in cucina".
Negli anni Novanta, si è trasferito negli Stati Uniti. Lì ha potuto dedicarsi interamente e intensivamente alla sua più grande passione: "Aiutare il prossimo". Ha perseguito il suo scopo attraverso il volontariato no-profit presso la confraternita della Chiesa di Scientology. Nella carriera di "Auditor professionista", Consulente pastorale, ha aiutato dozzine di persone a ritrovare la propria integrità personale.[1]
L'11 settembre 2001 - in concomitanza con l'attacco alle torri Gemelle, è stato colpito da un ictus debilitante da cui sono iniziati i disturbi neurologici (epilessia), che caratterizzeranno negativamente la sua salute fisica, con crisi non sempre sotto controllo e debilitanti.
Rientrato in Italia nel 2003, ha continuato a lavorare nel settore della ristorazione, prima con un impiego in un importante ristorante di Valmadrera (LC), poi a Perledo, con ritmi di lavoro molto meno impegnativi rispetto al passato, proprio a causa di problemi di salute. Così ha continuato a cucinare al Bar Milano, e negli ultimi anni della sua vita al Crott del Meo.
Profilo
Amante della libertà, non ha mai rinunciato al proprio pensiero critico.
Del tutto alieno alle passioni più comuni come il calcio o lo spettatorismo sportivo, ha praticato invece lui stesso sport all'aria aperta tra cui sci d'acqua e wind surf.
Da Uomo Libero, è ricordato dagli amici per esser stato uno spirito anti-conformista, altamente determinato a raggiungere i propri obiettivi; pieno di "gioia di vivere" - nonostante la salute precaria degli ultimi anni, sempre "solare" e "disponibile ad aiutare chiunque".
Oltre alla cucina, concepita da Alberto come una vera e propria forma d'arte, si è dedicato allo studio della musica (piano e chitarra), al disegno e alla pittura. Alcuni sui quadri sono conservati nella casa di Perledo, altri sono stati regalati o venduti.
Morte
Le circostanze che hanno accompagnato la sua scomparsa hanno colpito nel profondo l'intera comunità di Perledo, dando luogo a una serie di iniziative di solidarietà nel tentativo, disperato, di ritrovarlo in vita quando la Prefettura aveva sospeso le ricerche dopo tre giorni di tentativi. Alberto si è allontanato dalla casa di Perledo (via per Esino, 49) lo scorso 11 novembre 2022, senza fare più rientro. La famiglia ha allertato immediatamente le forze dell'ordine per avviare le ricerche sul territorio, temendo il peggio, in considerazioni delle già precarie condizioni di salute fisica. A distanza di tre settimane è stato ritrovato morto in un dirupo, la mattina del 3 dicembre 2022, dagli uomini del soccorso, coordinati dalla Prefettura di Lecco. Probabilmente a causa di un malore improvviso. Accanto al corpo è stato rinvenuto il suo telefono cellulare, dispositivo che forse avrebbe potuto salvargli la vita se le autorità competenti avessero potuto accedere ai dati telefonici.
Spoglie mortali
Le esequie si sono svolte presso la chiesa di San Martino di Perledo il 2 gennaio 2023. Il cadavere è stato tumulato provvisoriamente presso il cimitero di Perledo (frazione Tondello), in attesa di poter essere cremato. Concluse le indagini della Procura di Lecco - che hanno determinato una morte naturale -, si è potuto procedere a cremare la salma (seguendo le sue intenzioni). Le ceneri sono state portate dai famigliari al cimitero di Perledo (fraz. Tondello). L'urna è stata posta accanto a quella del papà Giancarlo nei primi giorni dell'anno 2024.
Il suo retaggio
La dinamica della sua scomparsa, in relazione all'impossibilità di accedere ai dati telefonici da parte dei soccorritori, ha dato il via ad un processo di riforma legislativa (progetto di legge 1074 Bagnai et al. 2023), il cui esame è giunto in Parlamento. Per tale scopo è nato il Comitato ALBERTO, presieduto dal fratello Renato.[2]
Ascendenza e nozioni araldiche
Genitori | Nonni | Bisnonni | ||||||||
Ambrogio Ongania | Martino Ongania | |||||||||
Luigia Ongania | ||||||||||
Giancarlo Ongania | ||||||||||
Maria Bertarini | Carlo Bertarini | |||||||||
Rosa Benzoni | ||||||||||
Alberto Ongania | ||||||||||
Luigi Festorazzi | Benvenuto Festorazzi | |||||||||
Rosa Vergottini | ||||||||||
Luigia Festorazzi | ||||||||||
Clementina Poletti | Giacomo Poletti | |||||||||
Edvige Tencalli | ||||||||||
Ascendenza patrilineare
- Giancarlo (1936 - 2011)
- Ambrogio (1902 - 1941)
- Martino (1860 - 1937)
- Luigi Francesco
- Martino
- Giuseppe
- Martino
Blasonature delle diverse versioni dello scudo
- D'Azzurro al paolo d'argento caricato di un albero sradicato di verde, accompagnato sulla destra da un crescente volto d'argento e sulla sinistra da tre stelle a cinque punte l'una sopra l'altra; col capo d'oro all'aquila di nero coronata dello stesso.[6]
- D’azzurro al palo d’oro caricato da una pianta al naturale ed accompagnato a destra da una mezzaluna crescente ed a sinistra da tre stelle male ordinate, il tutto d’oro; col capo d’oro all’aquila di nero.[7]
- Arma: Troncato: nel 1. d'azzurro, all'aquila spiegata di nero, coronata del medesimo, il tutto per inchiesta; nel 2. interzato in palo: a) d'azzurro, al crescente figurato volto d'oro, b) d'azzurro, al pino reciso al naturale, movente dalla punta, c) d'azzurro, a tre stelle d'oro.[8]
Voci correlate
Bibliografia
Ongania Renato, Comitato ALBERTO: Battaglia per una riforma legislativa: nelle ricerche di persone scomparse, i cosiddetti “allontanamenti volontari”, prevalga la tutela della Persona rispetto alla tutela della PRIVACY, Amazon, 2023.[9]
Note
- ↑ http://www.scientology.it
- ↑ https://www.larionews.com/lario/caso-ongania-la-commissione-europea-dialogo-aperto-sullaccesso-ai-dati
- ↑ Famiglie nobili e notabili, Pensa P., La Quercia, Milano, 1976. Considerazioni Generali pubblicate al seguente indirizzo Internet: https://pietro.pensa.it/Le_antiche_famiglie_nobili_e_notabili_del_Lario_orientale
- ↑ http://aciate.blogspot.com/2013/09/bossi-casate-nobili.html
- ↑ Lo stemma è pubblicato in una versione leggermente diversa in Stemmi della Rezia Minore, Palazzi Trivelli, 1996 sulla base dello stemmario Paribelli-Prina, conservato presso la biblioteca civica "Pio Rajna" di Sondrio. Dalla medesima fonte anche la ripubblicazione Cognomi e Famiglie delle province di Como e di Lecco, Scotti G., Longatti M., La Provincia spa Editoriale Como-Lecco, 1997.
- ↑ Con riferimento allo Stemmario Bianchi. Blasonatura presente su Stemmi della Rezia Minore, a cura di Francesco Palazzi Trivelli et al. (1996).
- ↑ Adami Vittorio, (1927), Varenna e Monte di Varenna,https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:Vittorio_Adami,_Varenna_e_Monte_di_Varenna_(1927).djvu/448
- ↑ Gianfranco Scotti, (1997), Cognomi e famiglie delle province di Como e di Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale Como, Lecco. Coincidente con la descrizione che appare in Stemmi della Rezia Minore.
- ↑ https://www.amazon.it/Comitato-ALBERTO-legislativa-cosiddetti-allontanamenti/dp/B0CDN7NJFP/ref=sr_1_3?crid=2NWKVI9WLV9KF&dib=eyJ2IjoiMSJ9.lGxjQBt5zjLT-8ug9tGBPDmSFOfNvVedVF3sSW51OaHlPIvWbz4zT0cC9cWoRVpNtsivOD43c3bt6OHiPDX-vF7JX7gEbEK9btFwOox0rD_znOo7JoOk3JOXMRcCtunThKnw6FGaATkcjxDSQc3QGjBKVPelcrHAgJnk1Y3NuLKFOeChkX7Gpi26JdYSyYb2ERSiMETVM4WAm-bsmU-aXHCmh4VdkNDM-H7kqjmx61o.DRfzk-QdwczSF4Eo2dvTFN7K7dsQOTUzE4GJjEJ400E&dib_tag=se&keywords=renato+ongania&qid=1721036469&s=books&sprefix=Renato+Ongania%2Cstripbooks%2C103&sr=1-3