Castello di Vezio

Il Castello di Vezio è una fortificazione che in passato ha avuto funzioni militari, oggi è meta turistica per migliaia di visitatori.

Veduta del Castello di Vezio e frazione di Vezio, da Perledo.
Copertina Album dei Pooh.
Castello di Vezio con Varenna, veduta dal Lago di Como.

Si trova su un promontorio situato sul confine tra i comuni di Varenna e Perledo.

Con il termine "Castello di Vezio" non ci si riferisce ad un borgo cintato, anche se in età comunale la torre di Vezio costituiva un elemento del borgo fortificato di Varenna, feudo vescovile. Impropriamente ciò che viene comunemente chiamato "Castello" è una torre di avvistamento risalente all'XI secolo.

La torre non è stata una dimora dei signori feudali, infatti non vi sono stanze in cui i signori poterono alloggiare.

La torre centrale è raggiungibile mediante un ponte levatoio in legno. Una scala in ferro conduce alla sommità da cui è possibile osservare buona parte del Lago di Como e dei paesi rivieraschi, a ovest le montagne che confinano con la vicina Svizzera e ad oriente le terre un tempo chiamate "Monte di Varenna", oggi Perledo.

La torre è circondata da mura in sasso ed è accessibile con un biglietto d'ingresso a pagamento da marzo a novembre.

Nelle mura di cinta c'è una torre secondaria angolare.

Nei giardini sono presenti dei sotterranei parzialmente visitabili: si tratta di un appostamento del sistema difensivo italiano alla frontiera nord verso la Svizzera, impropriamente noto come "Linea Cadorna", destinato a battere d'infilata la vallata che da Porlezza scende a Menaggio nel caso di un possibile tentativo tedesco di invasione attraverso il neutrale territorio elvetico. Al suo interno ospitava degli obici da 75 mm.

Come si raggiunge

Il Castello di Vezio non è raggiungibile in auto. Occorre arrivarci attraverso un sentiero che parte da Varenna oppure (più breve) da Perledo, passando dall'omonima frazione.

Storia

Risalente al XI secolo, il castello fu più volte rimaneggiato nel corso dei secoli.

Nel 1891 si scoprirono alcune tombe risalenti all'età del ferro.

Nel 1956 affiorarono spade, elmi e frecce in ferro con cuspide triangolare.

Al periodo tardoromano risalivano invece un elmo gladio riportati alla luce alla fine dell'Ottocento ma andati successivamente perduti.[1]

La torre, di età comunale, costituiva il nucleo di un borgo fortificato entro cui i varennesi e i profughi dell'isola Comacina si rifugiarono durante gli attacchi sferrati dai comaschi dopo la completa devastazione della stessa isola.

La rocca seguì il destino di Varenna, a cui era stata unita da muri che scendevano fino al lago difendendo il borgo. Divenne un feudo vescovile insieme a Varenna. Successivamente divenne di proprietà della famiglia Lattuada di Lierna per lungo tempo.

Durante la prima guerra mondiale, poco sotto alla rocca fu installata una postazione legata alle fortificazioni della Frontiera Nord.

Attualmente, il castello appartiene alla famiglia Greppi.

Curiosità

Il Castello di Vezio è stato scelto come location per la copertina di un album dei Pooh negli anni '70.[2]

Bibliografia

Libri

  • 1991, Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991, p. 77.

Video

Collegamenti esterni

http://www.castellodivezio.it


Note

  1. 1991, Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991, p. 77.
  2. http://www.ipooh.it/notizie-2017/notizie-2017-10-03-il-castello-di-vezio-ed-i-suoi-cavalieri.html