Grand Hotel Regoledo
Secondo le memorie scritte tutto ebbe inizio da Francesco Maglia e dall'acqua minerale fredda della Cornasca.[1] Conferme di questa genesi arrivano dal dottore Carlo Zucchi mediante le Note Statistiche d'Idroterapia e di Climatologia del 1871, pubblicate a Milano dal dott. Francesco Vallardi, Tipografo-Editore.[2]
Infatti prima di diventare il Grand Hotel Regoledo si chiamava Hotel Regoledo & Etablissement Hydrotherapique.
Secondo Giansevero Uberti lo stabilimento idroterapico è stato inaugurato il 29 giugno 1851 "il primo aperto sul Lario che tenne anche il primato per bellezza, lusso, grandiosità, amenità".[3]
Secondo una fonte attuale fu realizzato per volere di Sergio Maglia, imprenditore operante nell'industria cartiera, nei pressi della sorgente termale "Della Cornasca". L'edificio si presenta con una forma allungata che domina una verde radura affacciata sul lago di Como a Regoledo, frazione del comune di Perledo.[4]
L'hotel fu attivato nel 1858 e nel 1890 fu rilevato dagli imprenditori milanesi Marini e Legnani dell'Hotel Continental di Milano. L'area era raggiungibile da una piccola strada sterrata tra vigne e frutteti, a piedi o noleggiando un asino.
Attirò fra l'altro numerose personalità tra le quali Cesare Cantù, Antonio Stoppani, Massimo d'Azeglio, Amilcare Ponchielli, Arturo Toscanini, Ferenc Gylay[5], D’Annunzio[5], Agostino Gemelli, Josef Radestzky[5] e, nel 1858, Ippolito Nievo, contribuendo ad aumentare la sua fama nel corso degli anni.[6]
Questo Hotel era davvero esclusivo e ricco, in rapporto alla sua epoca, di ogni comfort. All’avanguardia. Vi soggiornò persino l’ultimo Re d’Italia Umberto II di Savoia con la Moglie Maria José e i suoi tre figli, e molti altri ancora.[5]
Nel 1916 disponeva di circa 100 camere "ben esposte ed arredate signorilmente.[7] Il Grand Hotel Regoledo divenne ben presto rinomato per le cure idroterapiche (terme) che vi venivano prestate, trattamento alla moda nell'alta società milanese della cosiddetta fin de siècle.
La funicolare
Dal 1890 al 1960 è stata attiva una funicolare ad acqua che univa la fermata FS al Grand Hotel Regoledo. Dopo la demolizione del fabbricato FS, venne utilizzato quello della funicolare fino al 2014.
Dal 1959 la funicolare servì la Fondazione Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone che prese la struttura del Grand Hotel di Regoledo.
Nel 2014 la fermata FS di Regoledo venne soppressa.[8]
La funicolare era davvero singolare, partita da un idea di Francesco Maglia nel 1852, fu poi perfezionata nel 1903 da due ingegneri svizzeri.[5]
Il progetto fu redatto da Alfredo Colli, lo stesso ingegnere che aveva avuto l’incarico di progettare una funicolare mai realizzata per raggiungere il Sanatorio posto sul Monte Barro. Il 1° settembre 1890 venne avviata la costruzione con una modifica sostanziale: al posto del contrappeso d’acqua venne realizzato un impianto con argano elettrico la cui progettazione fu condotta a cura della Fonderia di Berna e della società Usines de Roll.
Si adottò una tecnologia allora sperimentale che avrebbe raggiunto la propria maturità solo qualche decennio più tardi, grazie anche alla realizzazione delle prime funicolari italiane. Oltre ai servizi di navigazione, già attivi, in fase di progettazione si tenne conto anche della collocazione di un'apposita fermata lungo la ferrovia Milano-Lecco, il cui tratto Lecco-Colico fu inaugurato il 26 giugno 1892.
Ci sono due tracciati monorotaia di diversa pendenza separati tra loro a metà e quindi ci sono due cabine, una per ogni tracciato, da otto posti l’una, formate ognuna da due scompartimenti. Sotto la cabina vi è un serbatoio d’acqua. L’acqua fa da contrappeso e serve per movimentare, per gravità la funicolare.
A metà percorso avviene un travaso d’acqua tra una cabina e l’altra mentre i passeggeri devono cambiare cabina per proseguire la corsa.
Il peso dell’acqua fa in modo che la funicolare scorra ad una velocità di 1,16 metri al secondo. Gravità, freni, volume d’acqua, pendenza e carico sono state ben calcolate per far in modo che il sistema funzioni sfruttando la sola forza di gravità abbinata alle due diverse pendenze.[5]
l progetto subì continue interruzioni, trascorsero ancora alcuni anni e le terme passarono nuovamente di mano. I nuovi proprietari decisero di puntare sulla funicolare per il rilancio dello stabilimento e nel novembre del 1901 venne autorizzata l’apertura al pubblico del secondo impianto che si realizzerà però nel 1903, a cura delle società Von Roll e Fritz Marti, con la nuova inaugurazione il giorno 6 settembre e avvio del servizio aperto al pubblico il successivo 4 novembre. Da allora in centinaia percorsero in salita e in discesa l’importante manufatto realizzato in pietra ad archi e trincee che superava pendenze vertiginose e di cui ancor oggi si trovano tracce camminando sul Sentiero del Viandante.[4]
Le tristi vicende legate alla prima guerra mondiale portarono nel 1916 a una sospensione del servizio della funicolare e la sua riapertura nel 1917 in conseguenza dell'utilizzo dell'albergo quale sezione distaccata dell'ospedale di Milano. Dopo un breve periodo di ripresa del traffico turistico avvenuta durante gli anni trenta un cambio d'uso analogo a quello precedente si ebbe durante il secondo conflitto al termine del quale il complesso raggiunto dalla funicolare mutò la sua natura diventando una colonia estiva.
La funicolare cessò il servizio nel 1960.[9]
Nuova destinazione d'uso
Oggi il Grand Hotel ospita un centro per l'assistenza di persone diversamente abili di proprietà della Fondazione Istituto Sacra Famiglia.
Recensioni
«Quando mi ricordo di Regoledo, mi pare che soltanto in Paradiso potrei trovare un luogo capace di farmelo dimenticare...» (Ippolito Nievo)
Galleria fotografica
Bibliografia
- La funicolare di Regoledo: un gioiello di ingegneria sulle rive del Lario. Regoledo (Perledo), Centro socio ricreativo per anziani Bergami, 2014
Note
- ↑ Dell'acqua minerale fredda sub-acidulo-salino-marziale-jodurata detta della Cornasca in territorio di Regoledo, distretto di Bellano, provincia di Como. Memoria del dott. Ferdinando Tonini ecc. Pavia, 1851.
- ↑ Libro: Regoledo nel 1871. Note statistiche d'idroterapia e di climatologia del dottore Carlo Zucchi.
- ↑ Uberti Giansevero, 1890, p.74
- ↑ 4,0 4,1 https://lecconotizie.com/societa/mandello-societa/perledo-la-funicolare-di-regoledo-sulle-tracce-di-un-gioiello-perduto-dellingegneria/?fbclid=IwAR2GCg8hZN9o6xyaTU8cy-sA9-Fsm67nitW4WqN2i-LMD51qilIBWIlc_CE
- ↑ 5,0 5,1 5,2 5,3 5,4 5,5 https://www.lanuovapadania.it/storia-territorio/la-funicolare-di-regoledo-dove-passarono-radestzky-ponchielli-toscanini-e-dannunzio/
- ↑ https://www.leviedelviandante.eu/it/resource/poi/varenna-ex-funicolare-di-regoledo/
- ↑ Vinaj, 1916, p. 167.
- ↑ Rete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale MI 49/2014.
- ↑ https://archeologieferroviaire.wordpress.com/2016/09/20/la-funicolare-di-regoledo/