Monumenti e luoghi d'interesse

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La voce raccoglie una serie di architetture religiose, militari e civili presenti sul territorio di Perledo.

La voce non esaurisce i luoghi d'interesse che chiaramente hanno anche dei significati connotativi.

Architetture religiose

  • Chiesa di San Martino, chiesa parrocchiale citata già alla fine del XIII secolo
  • Chiesa di San Giovanni Battista a Regolo, di fondazione antica ma ricostruita nel XVII secolo.
  • Chiesa dei Santi apostoli Pietro e Paolo a Tondello
  • Chiesa di San Bernardo a Bologna, del 1419 con pala d'altare del 1609 di Giovanni Battista Fumeo (una Madonna col Bambino e i Santi Taddeo e Bernardo che cacciano il demonio). All'interno anche una statua di San Mauro e Sant'Antonio.
  • Chiesa di Gittana -Chiesa del Sacro Cuore[1]- - Chiesa della Visitazione di Maria[2] - (oratorio sotto il titolo dell'Annunciazione della Beatissima Vergine Maria e quelli della Natività della Beata Maria Vergine)
  • Chiesa di Sant'Antonio abate a Vezio, conserva un affresco del 1458, venne rifondata nel 1570.
  • Oratorio di Santa Lucia a Perledo
  • Chiesa di Santa Maria Maddalena a Gisazio del 1596. La pala con la Santa titolare è stata riferita a Giovanni Battista Fumeo.
  • Chiesa di San Lorenzo a Regoledo, all'interno una statua di San Fermo ed una pala seicentesca con la Madonna col Bambino di Giovanni Battista Fumeo, pittore di Regoledo.
  • Chiesa di Campallo (chiamata anche oratorio della Beata Vergine di Caravaggio e anche Santuario della Madonna di Caravaggio)
  • Chiesa di Agueglio (chiamata anche Sacrario degli Alpini)
  • Chiesa di Sant'Ambrogio (rudere nella frazione di Bologna)
  • Oratorio di Santa Maria Elisabetta a Portone
  • Ex oratorio alpestre di Sant'Eustachio al Monte di Albiga
  • Cappella della Madonna di Lourdes annessa all'Asilo Milena e Donato Greppi
  • Cappella di Suore di Maria Bambina[3]
  • Santuario della Beata Vergine delle Grazie (Gittana)
  • Gesuolo delle Pianche (confine tra Perledo ed Esino Lario)


Cimiteri

  • Cimitero di Perledo (frazione Tondello)
  • Cimitero di Gittana (frazione Gittana)
  • Cimitero di Vezio (frazione di Vezio)[4]
  • Ossario annesso alla Chiesa di Perledo[5]

Architetture militari

Castello di Vezio. Nella frazione di Vezio è presente una fortificazione impropriamente chiamata castello costituita da un muro di cinta, una torre centrale con una scala interna in ferro, un ponte levatoio ed una torre più piccola sul lato sud. Sotto la torre sono presenti dei cunicoli, che sarebbero stati utilizzati durante la seconda guerra mondiale. Il luogo è di proprietà privata (famiglia Greppi). È visitabile dai turisti previo pagamento di un biglietto di accesso (gratuito per i residenti). A partire dagli anni Duemila la struttura ospita una zona di addestramento rapaci con esibizioni di falconeria (con finalità non venatorie), più propriamente spettacoli di volerì.

L'abitato di Vezio, all'inizio della sua esistenza, doveva essere un insediamento ligure-celtico, se non addirittura etrusco, sopraffatto dall'altro ceppo nel corso delle trasmigrazioni di popoli transalpini succedutesi dal VI al II secolo a.C.

L'arrivo di questi ultimi e le scorrerie che ne seguirono obbligarono gli indigeni o ad assoggettarsi ai nuovi venuti o a spostarsi verso zone meno ospitali, quali potevano essere le vallate prealpine. Di questo ne parlano Plinio, su testimonianza di Catone, e Polibio nei suoi commentari sulla calata dei Galli; questi ultimi, a loro volta, nel 196 A.C., furono cacciati dalle legioni romane di Claudio Marcello assieme agli alleati orobici, insubri e cenomani, e furono costretti a ripiegare nelle terre d'origine o a rifugiarsi in quelle poche località sotto le Alpi dove già fiorivano comunità celtiche, passate dal nomadismo all'attività silvo-agricolo-pastorale.

Architetture civili

Mulino XVI secolo

Mulino

Una delle architetture civili più interessanti, non più in funzione ma recentemente valorizzato con finalità turistiche e culturali, è l'antico mulino nei pressi del torrente Esino, sul sentiero del Viandante in località Campallo. Edificato nel XVI secolo per servire la comunità di Perledo nella produzione di farine, specie di grano saraceno e di castagne, in funzione sino al dopoguerra.

Lavatoi di Perledo

Monumenti ai Caduti

  • Monumento ai caduti della Prima guerra mondiale di Gittana
  • Monumento dei Caduti e dispersi della Seconda guerra mondiale di Perledo, posto in piazza della Libertà
  • Monumento ai caduti delle due guerre mondiali, posto nei pressi del sacrario degli Alpini di Agueglio


Aree naturali antropizzate

  • Bosco delle streghe, a 500 m sul livello del mare e a 3 chilometri dal comune
  • Funtana de Isen, a 700 m sul livello del mare e a 4 chilometri dal comune
  • La Scalòta, una scala ricavata nella roccia che costituisce parte dell'itinerario che congiunge a piedi le frazioni di Regoledo e Portone.

Note