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''(a cura di Renato Ongania)''
''(a cura di Renato Ongania)''
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*'''Lunedì 6 settembre ore 12:40'''
Prepariamoci. Tanti concorrenti (33), ma non è una corsa. E' certo che non vincerà il più veloce e nemmeno quello con maggiore resistenza (elementi tipici della corsa di velocità e di resistenza). Le elezioni verranno vinte da quella lista che saprà ''comunicare'' meglio. Un ''comunicare'' che serve a ''convincere'' (uno dei rari casi in cui convincere qualcuno della bontà di qualcosa non può essere visto come reato), vincere ''con'' (dal latino 'cum' = insieme a) -- sempre dal lat. convincĕre (a tacere, a seguirmi, a tentare l’esperimento). Con soggetto di cosa: fatti, argomenti, prove che convincono. Per completare la definizione di "convincere", comunicare per convincere della miglior bontà del progetto della lista.
Si potrebbe aggiungere che "comunicare" in un piccolo comune come Perledo, tra lago e monti, vuol dire capacità di "costruire relazioni" con il proprio elettorato (quasi 600 elettori). Relazioni con un livello di profondità molto vario. Ed è così, un bacino di voto che è spesso famigliare o comunque nell'ambito della cerchia degli amici e conoscenti. Quando i candidati Sindaci di Perledo strutturano la propria campagna di comunicazione giustamente puntano molto sul tessere relazioni, cercando di intuire quali sono gli interessi individuali dei singoli e cercare di adattare il proprio programma per "vendere" la propria come la miglior soluzione a quel "bisogno" o interesse, a volte timidamente un interesse solo accennato.
Così i programmi delle liste si riempiono di interessi pubblici da aggiustare, curare, sistemare. I programmi si modellano sull'elettorato, questo è il compromesso della democrazia di un piccolo comune, una dinamica molto curiosa.
Ovviamente vincerà la concretezza, il pragmatismo e il clima di fiducia che si riuscirà a creare intorno alla lista. Detto in altre parole vincerà la lista migliore (il candidato migliore), dove "migliore" va declinato in una capacità specifica: quella di comunicare per convincere, quella di comunicare per creare relazioni personali con l'elettorato (od orientarle al sostegno se già presenti).
In questo processo generalizzato di "caccia al voto" che dura un mese, sappiamo che si inseriscono distorsioni, ricatti non espliciti, non-detti che fungono da ricatto, promesse non-mantenute, voltafaccia, e forse anche ti do il voto se... i rapporti personali si incrinano. E vi è un generale disvalore della comunità, paradossalmente proprio quella  Comunità che l'istituzione Comune dovrebbe far crescere, tutelare, valorizzare.
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