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(Creata pagina con "miniatura|Stazione di Varenna-Perledo-Esino. '''La storia della Stazione di Varenna''' (Articolo a cura di Renato Ongania) == Co...") |
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(Articolo a cura di Renato Ongania) | (Articolo a cura di Renato Ongania) | ||
== Costruzione == | ==Costruzione== | ||
La costruzione della ferrovia Lecco – Colico – Sondrio, con la diramazione Colico – Chiavenna, iniziò nel 1885. | La costruzione della ferrovia Lecco – Colico – Sondrio, con la diramazione Colico – Chiavenna, iniziò nel 1885. Il servizio viaggiatori e merci vi ebbe inizio nel 1892 ma la linea funzionò a regime dal 1° agosto 1894, in concomitanza con l’apertura della tratta da Bellano a Colico. | ||
La tratta da Lecco a Bellano venne ultimata nel 1892. | |||
Nel 1898 venne istituita la Commissione tecnica Nicoli – Grismayer, dal nome dei due ingegneri ferroviari incaricati dall’allora ministro dei Lavori Pubblici, ingegner Giulio Prinetti, di studiare e sperimentare quattro sistemi di trazione elettrica ferroviaria. | |||
Tra il 1899 e il 1902 venne condotto un esperimento destinato a mutare il concetto stesso di trazione ferroviaria e venne attuato proprio sulla ferrovia della Valtellina, affidando alla Ganz di Budapest la fornitura completa di impianti e rotabili a corrente alternata trifase a frequenza “ferroviaria”, vale a dire 3.000 V poi elevati a 3.600 16 2/3 Hz. | |||
Una curiosità: negli anni ’20 del secolo scorso una vettura letti della CIWL copriva la relazione Cannes – Nizza – Ventimiglia – Genova – Milano – Tirano con sosta a Varenna. | |||
=== Primati mondiali? === | |||
La prima ferrovia elettrificata nacque a Lichterfelde, in Germania, nel 1881: dovuta al genio di Ernst Werner von Siemens, anche se era poco più che una tranvia, elettrificata in corrente continua alla tensione di 180 V. | |||
==Denominazione== | |||
La Stazione di Varenna si inserisce nella tratta Lecco – Colico, è parte integrante della linea Milano – Monza – Lecco – Colico – Sondrio meglio nota come Ferrovia della Valtellina. | |||
Dal 1935 diviene "Varenna-Perledo-Esino". | |||
È situata tra due gallerie alla progressiva km 21+589 da Lecco. | |||
== Descrizione == | ==Descrizione== | ||
L’impianto è | L’impianto è dotato di due binari per il servizio passeggeri, con interposta una banchina di ampiezza ridotta. Non dispone di sottopassaggio e il piazzale di quello che fu il piccolo scalo merci è oggi adibito a parcheggio, mentre l’ex-magazzino ospita un consorzio di valorizzazione olearia locale. | ||
Il fabbricato viaggiatori, riqualificato dopo anni di trascuratezza, è il classico edificio a pianta rettangolare, a due piani fuori terra dei quali quello superiore ospita due alloggi per le famiglie del personale ferroviario ed un locale con bagno adibito a dormitorio, oggi non più utilizzato. | Il fabbricato viaggiatori, riqualificato dopo anni di trascuratezza, è il classico edificio a pianta rettangolare, a due piani fuori terra dei quali quello superiore ospita due alloggi per le famiglie del personale ferroviario ed un locale con bagno adibito a dormitorio, oggi non più utilizzato. | ||
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All’esterno, nello stile di fine ‘800 comune a molti impianti, un piccolo edificio ospita i gabinetti. | All’esterno, nello stile di fine ‘800 comune a molti impianti, un piccolo edificio ospita i gabinetti. | ||
==Tecnologia== | |||
== Tecnologia == | |||
Parlare di Varenna significa ricordare il primo esperimento mondiale di trazione elettrica ferroviaria a corrente alternata trifase, attuato a partire dall’anno 1902 su una linea dalle caratteristiche planoaltimetriche tipiche delle ferrovie di montagna: curve e controcurve, alcune di raggio particolarmente ristretto, ponti e gallerie, pendenze e contropendenze. | Parlare di Varenna significa ricordare il primo esperimento mondiale di trazione elettrica ferroviaria a corrente alternata trifase, attuato a partire dall’anno 1902 su una linea dalle caratteristiche planoaltimetriche tipiche delle ferrovie di montagna: curve e controcurve, alcune di raggio particolarmente ristretto, ponti e gallerie, pendenze e contropendenze. | ||
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Oltre alle locomotive 430 l’ingegner Kandó progettò anche le E550 e le E 330, fu direttore dello stabilimento Wetinghouse, poi Tecmomasio, di Vado Ligure e nella stazione di Colico, apice del Lario e punto di diramazione per Sondrio – Tirano e per Chiavenna, una targa in lingua italiana e ungherese lo ricorda. | Oltre alle locomotive 430 l’ingegner Kandó progettò anche le E550 e le E 330, fu direttore dello stabilimento Wetinghouse, poi Tecmomasio, di Vado Ligure e nella stazione di Colico, apice del Lario e punto di diramazione per Sondrio – Tirano e per Chiavenna, una targa in lingua italiana e ungherese lo ricorda. | ||
== Bibliografia == | ==Bibliografia== | ||
Il libro “Carbone bianco: Lecco – Sondrio, la prima ferrovia elettrificata al mondo” edito dall’Associazione Luigi Scanagatta di Varenna”, anch’esso da tempo esaurito, offre un pregevole contributo, anche iconografico, alla vicenda | Il libro “Carbone bianco: Lecco – Sondrio, la prima ferrovia elettrificata al mondo” edito dall’Associazione Luigi Scanagatta di Varenna”, anch’esso da tempo esaurito, offre un pregevole contributo, anche iconografico, alla vicenda. |
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