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La stazione di Varenna è inserita nel percorso da Lecco a Bellano e venne ultimata nel 1892. | La stazione di Varenna è inserita nel percorso da Lecco a Bellano e venne ultimata nel 1892. | ||
=== Esperimenti === | |||
Nel 1898 venne istituita la Commissione tecnica Nicoli – Grismayer per studiare e sperimentare quattro sistemi di trazione elettrica ferroviaria.<ref>Dal nome dei due ingegneri ferroviari incaricati dall’allora ministro dei Lavori Pubblici, ingegner Giulio Prinetti.</ref> | Nel 1898 venne istituita la Commissione tecnica Nicoli – Grismayer per studiare e sperimentare quattro sistemi di trazione elettrica ferroviaria.<ref>Dal nome dei due ingegneri ferroviari incaricati dall’allora ministro dei Lavori Pubblici, ingegner Giulio Prinetti.</ref> | ||
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Nasce come stazione di Varenna, dal 1935 diviene "Varenna-Perledo-Esino". | Nasce come stazione di Varenna, dal 1935 diviene "Varenna-Perledo-Esino". | ||
Poi muta in "Varenna-Esino". | Poi muta in "Varenna-Esino", forse a seguito dell'unificazione del comune di Perledo con il comune di Varenna voluta dal regime fascista. | ||
Con l'Amministrazione Signorelli del Comune di Perledo si avvia un processo che porterà la denominazione più coerente con il territorio in cui è inserita la stazione, | Con l'Amministrazione Signorelli del Comune di Perledo si avvia un processo burocratico che porterà la denominazione più coerente con il territorio in cui è inserita la stazione, torna cioè il toponimo "Perledo" in coda alla denominazione: "Varenna-Esino-Perledo". Da notare che l'aggiunta di Perledo come terzo territorio è dovuta a ragioni prettamente economiche legate ai costi del "cambio di nome", cioè sarebbe costato di più anteporre il lemma "Perledo" rispetto a Esino, troncamento del comune di "Esino Lario". | ||
==Descrizione== | ==Descrizione== | ||
L’impianto è dotato di due binari per il servizio passeggeri, con interposta una banchina di ampiezza ridotta. Non dispone di sottopassaggio e il piazzale di quello che fu il piccolo scalo merci è oggi adibito a parcheggio, mentre l’ex-magazzino ospita un consorzio di valorizzazione olearia locale. | L’impianto è dotato di due binari per il servizio passeggeri, con interposta una banchina di ampiezza ridotta. Non dispone di sottopassaggio e il piazzale di quello che fu il piccolo scalo merci è oggi adibito a parcheggio gestito dal Comune di Perledo, mentre l’ex-magazzino ospita un consorzio di valorizzazione olearia locale. | ||
Il fabbricato viaggiatori, riqualificato dopo anni di trascuratezza, è il classico edificio a pianta rettangolare, a due piani fuori terra dei quali quello superiore ospita due alloggi per le famiglie del personale ferroviario ed un locale con bagno adibito a dormitorio, oggi non più utilizzato. | Il fabbricato viaggiatori, riqualificato dopo anni di trascuratezza, è il classico edificio a pianta rettangolare, a due piani fuori terra dei quali quello superiore ospita due alloggi per le famiglie del personale ferroviario ed un locale con bagno adibito a dormitorio, oggi non più utilizzato. | ||
Al piano terreno una sala per le dotazioni tecniche di stazione, una sala d’attesa, un ufficio di promozione turistica dove è possibile acquistare i titoli di viaggio e il III Binario, | Al piano terreno una sala per le dotazioni tecniche di stazione, una sala d’attesa, un ufficio di promozione turistica dove è possibile acquistare i titoli di viaggio e il bar III Binario, ricavato dall’androne e dal locale della biglietteria, oggi automatizzata. | ||
All’esterno, nello stile di fine ‘800 comune a molti impianti, un piccolo edificio ospita i | All’esterno, nello stile di fine ‘800 comune a molti impianti, un piccolo edificio ospita i servizi igienici. | ||
==Tecnologia== | ==Tecnologia== | ||
Parlare di Varenna significa ricordare il primo esperimento mondiale di trazione elettrica ferroviaria a corrente alternata trifase, attuato a partire dall’anno 1902 su una linea dalle caratteristiche planoaltimetriche tipiche delle ferrovie di montagna: curve e controcurve, alcune di raggio particolarmente ristretto, ponti e gallerie, pendenze e contropendenze. | Parlare di Varenna significa ricordare il primo esperimento mondiale di trazione elettrica ferroviaria a corrente alternata trifase, attuato a partire dall’anno 1902 su una linea dalle caratteristiche planoaltimetriche tipiche delle ferrovie di montagna: curve e controcurve, alcune di raggio particolarmente ristretto, ponti e gallerie, pendenze e contropendenze.<ref>https://archeologieferroviaire.wordpress.com/2021/12/07/varenna-leco-della-belle-epoque/</ref> | ||
Per la prima volta nella storia Kandó applicò la corrente alternata trifase ad alta tensione alla trazione ferroviaria, sulla linea della Valtellina, aperta nel settembre 1902 e sulla quale vennero impiegate le locomotive RA 34, poi FS E430 per i servizi merci, ed eleganti elettomotrici per quello viaggiatori.<ref>L’ingegnere Kálmán Kandó è stato un eclettico ingegnere ungherese progettista e realizzatore di motori trifase di grande potenza che contribuirono notevolmente allo sviluppo delle prime locomotive elettriche. Oltre alle locomotive 430 l’ingegner Kandó progettò anche le E550 e le E 330, fu direttore dello stabilimento Wetinghouse, poi Tecmomasio, di Vado Ligure e nella stazione di Colico, apice del Lario e punto di diramazione per Sondrio – Tirano e per Chiavenna, una targa in lingua italiana e ungherese lo ricorda.</ref> | |||
Ancora oggi le caratteristiche del tracciato e la sagoma di alcune gallerie comportano limitazioni al transito di rotabili: la linea è interdetta alle vetture bipiano, e la composizione dei treni è penalizzata dalla ridotta lunghezza dei moduli di alcune stazioni. Tra queste Varenna, con un binario di incrocio sviluppato per meno di 300 metri lineari. La composizione massima ammessa è infatti di locomotore, oggi 464, e sette vetture MDVC compresa la semipilota. | Ancora oggi le caratteristiche del tracciato e la sagoma di alcune gallerie comportano limitazioni al transito di rotabili: la linea è interdetta alle vetture bipiano, e la composizione dei treni è penalizzata dalla ridotta lunghezza dei moduli di alcune stazioni. Tra queste Varenna, con un binario di incrocio sviluppato per meno di 300 metri lineari. La composizione massima ammessa è infatti di locomotore, oggi 464, e sette vetture MDVC compresa la semipilota. | ||
Sull’intera linea Milano – Tirano circolano Regio Express costituiti da doppie composizioni di elettrotreni ETR 425 Coradia a cinque casse lunghi 51.900 mm | Sull’intera linea Milano – Tirano circolano Regio Express costituiti da doppie composizioni di elettrotreni ETR 425 Coradia a cinque casse lunghi 51.900 mm. | ||
Nel 1914 la trazione trifase venne estesa fino a Monza e fu rimpiazzata dall’elettrificazione a 3 kV in corrente continua tra il 1952 ed il 1953. | Nel 1914 la trazione trifase venne estesa fino a Monza e fu rimpiazzata dall’elettrificazione a 3 kV in corrente continua tra il 1952 ed il 1953. | ||
Il 24 ottobre 2020 è stato sperimentato con successo, da Colico a Sondrio, un ETR 104 Donizetti, e dal giorno successivo una flotta dei nuovi treni ha intrapreso il servizio tra Colico e Chiavenna e tra Lecco e Sondrio, migliorando sensibilmente l’offerta. | |||
== Tratta == | ==Tratta== | ||
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! colspan="4" |Tratta Lecco - Tirano | ! colspan="4" |Tratta Lecco - Tirano | ||
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<references /> | <references /> | ||
== Note == | ==Note== |
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